Il Parco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma, meglio noto come Parco dei Cento Laghi, occupa una porzione dell'Appennino parmense orientale, al confine con le province di Reggio-Emilia e Massa-Carrara. Il territorio montuoso è caratterizzato, alle quote più basse (circa 600 mt.s.l.m.), da un dolce paesaggio agricolo dove i pochi seminativi si alternano ai prati stabili, circondati da lunghe siepi e boschi misti di latifoglie. Salendo aumenta la copertura boschiva, interrotta a tratti da prati e prati-pascoli, costellata da piccoli centri abitati e attraversata da una fitta rete di strade forestali e sentieri pedonali. Un ambiente ancora integro, dove da secoli la natura si sposa con il vivere dell'uomo Un'accogliente "terra di mezzo" tra la pianura parmense e le vette del crinale del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano. Laghetto di montagna nell'Appennino parmense est, il Lago Ballano non è lontano dal paesino di Monchio delle Corti. Attorno si estendono foreste di faggio che rivestono i rilievi fino alle cime e molti sentieri che conducono nell'Appennino, tra cui il percorso al Lago Verde, raggiungibile a piedi da qui in meno di un'ora. Proseguendo per il Lago Verde, avvicinandosi si capisce subito il perché del nome: le acque del lago, pulitissime e decisamente trasparenti, si colorano di un bel verde azzurro lungo le sponde, per poi volgere al blu e al verde cupo verso il centro del bacino. L'origine di entrambi i laghi è dovuta ad una diga. Nel caso del Lago Ballano, la diga ha innalzato il livello, ma è quasi sempre mantenuto al suo livello naturale. Una strada di servizio lo raggiunge da Trefiumi. Nel caso del Lago Verde, la quota usuale del lago è più bassa, 1484 mt. Il Lago Ballano è profondo 19 mt ad un'altitudine di 1341 mt, il Lago Verde 24 mt ad un'altitudine di 1507 mt.
GRAZIE a Lorenzo Montali per la gentilezza ed il tempo offerto e dedicato all''acquisto dei tablets. GRAZIE alle insegnanti per aver dato ai bambini questa importante opportunità!
Domenica 13 Aprile Estrazione Lotteria di Primavera
Prato dell'Oratorio - dalle 12.15
per chi desidera rimanere segue un piccolo ed informale "aperitivo" in compagnia
GRAZIE A TUTTI
Sono stati raccolti 271€ per contribuire alla realizzazione dello spettacolo di fine anno della 2°D che verranno consegnati alla classe e alle maestre mercoledì 16 nel coniglietto di primavera!
Ecco prento il buonissimo pane fatto da tutti i bambini con la ricetta della bisnonna di Elena, Gisella.
Grazie a Cesare ed Elena e nonna Gisella per la straordinaria ospitalità e la bella esperienza. Un sincero grazie da parte di tutti alle maestre per la loro costante dedizione e per le energie dirette alla realizzazione di tante e varie attività didattiche e progetti. GRAZIE!!
Il termine pane azzimo deriva dal greco e vuol dire senza lievito. In ebraico si chiama, MATZAH (si pronuncia ma’tsa). La ricetta si perde nela notte dei tempi. In principio si macinavano i cereali a petra, si mischiava la farina all’acqua e si cuoceva il pane su pietre arroventate. Col passare del tempo si è modicficata la tecnica di produzione delle farine, sono stati inventati i forni, l’impasto è stato arricchito da olio, burro o spezie, ma mantenedo sempre la ricetta originale. Il pane azimo ha rilevante importanza nella religione ebraica e in quella cristiana: nella prima durante la settimana pasquale e sancisce l’uscita del popolo israelita dall’Egitto, per la seconda è la base dell’eucarestia. Il matzah originale deve essere impastato e cotto in 18 minuti onde evitare qualsiasi produzione di lieviti.
INGREDIENTI :
500 gr di farina integrale
250-300 gr d’acqua
PROCEDIMENTO: Setacciate la farina e mettetela sulla spianatoia e
formate una fontana, unite gradualmente l’acqua e impastate
energicamente. Formate una palla ,stendete la pasta con il mattarello e formate una sfoglia di
circa mezzo centimetro, poi ricavate dei dischi. Cuocere in forno già caldo a 200° per 3'-4'.